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San Giovanni Gualberto: 12 Luglio 2018

20180708 110928S. Giovanni Gualberto nacque da una distinta famiglia di Firenze verso la fine del secolo decimo. Da giovane fu addestrato nelle armi perché dotato di bellissime qualità naturali e destinato dal padre a reggere i suoi vasti possedimenti. La carriera militare però gli fu dannosissima, perchè spingendolo all'orgoglio e alla prepotenza, disseccò nel suo cuore i nobili sentimenti cristiani ispiratigli dall'ottima sua genitrice.

Ancor giovane, un suo cugino gli uccise a tradimento il suo fratello, e Giovanni giurò di farne vendetta. Incontratolo infatti disarmato il Venerdì Santo 26 marzo 1003, colla spada sguainata gli si avventò contro minacciandolo di morte. Il poveretto vedendosi perduto si gettò ai suoi piedi, e: « In nome di Gesù Crocifisso, gli disse, perdonami ». S. Giovanni fu tocco da quelle parole; stette un momento perplesso, poi rinfoderando la spada: « Si, rispose, in nome di Gesù Cristo ti perdono ». Un non so che di soave penetrò l'animo suo ed egli entrò in una chiesa per pregare. Gesù Crocifisso, in premio del suo eroico perdono, gli disse che lo voleva religioso, e Giovanni, ubbidiente alla voce del Signore, entrò nell'abbazia di S. Miniato. Il padre infuriato corse al convento per strapparlo di là, ma Giovanni con l'aiuto di Dio superò questo grave pericolo e vestì l'abito di S. Benedetto, divenendo ben presto un monaco modello.

Con un suo compagno visitò S. Romualdo per essere guidato nelle vie del Signore, poi si recò in Vallombrosa per continuare la sua vita di preghiera e di mortificazione. La fama della sua santità si sparse rapidamente pei dintorni e da ogni parte accorrevano uomini che chiedevano d'essere ammessi a vestire la sua divisa. Trovandosi quindi attorniato da numerosi figli ed avuto in dono quel luogo dalla contessa Matilde, vi eresse un grande monastero. Eletto abate, si adoperò con ogni cura perché i suoi monaci osservassero fedelmente quella regola che egli dettava e che per primo praticava. Ma S. Giovanni Gualberto, oltre che curare la pace dei suoi monasteri, cercò anche di combattere i mali che affliggevano la Chiesa, specialmente la simonia, divenendo, per questo, oggetto di fierissime persecuzioni. Una volta, fra le altre, entrarono gli eretici in un suo monastero ed assalirono i monaci a mano armata. S. Giovanni, saputa la cosa, si recò tosto colà e guarì miracolosamente i suoi figli così ingiustamente feriti. Tanta era la stima che questo Santo aveva degli ordini sacri che non volle mai ascendere l'altare e si reputava molto onorato di poter aprire, al mattino, le porte della chiesa ai fedeli. Assistito visibilmente da un Angelo, spirò nel bacio del Signore l'anno 1073, raccomandando ai suoi figli che lo circondavano la perfetta osservanza della regola.

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